martedì 11 ottobre 2022

U COME UCCELLINO

 U COME UCCELLINO UGO

Erano ormai tre settimane che mamma uccellino curava il suo uovo. Non vedeva l’ora che si schiudesse, per questo però bisognava aspettare che la luna diventasse tonda come una palla.
Passarono i giorni e piano piano lo spicchio che brillava nel cielo si ingrandì, riempiendosi di luce. Finalmente, la luna piena!
Uccellino sentiva il respiro regolare di albero, vide la sagoma di elefante che dormiva seduto e quella di orso distesa sul prato. Sentì il rumore di istrice che si girava nel sonno. Guardò l’uovo… qualcosa si muoveva!
TUC TUC TUC … qualcuno bussò dentro il guscio. Uccellino restò in silenzio, con il fiato sospeso.
TUC TUC TUC… sentì di nuovo. Il guscio si incrinò; ancora un minuto e l’uovo si sarebbe aperto.
Proprio in quel momento un nuvolone nero coprì la luna e la collina piombò nella completa oscurità. Grossi goccioloni cominciarono a cadere, mentre il tuono brontolava e spariva lontano.
Uccellino si aggrappò al nido con tutte le sue forze, cercando di proteggere l’uovo.
Quando la tempesta finì, uccellino gridò: – Il mio uovo! Il mio uovo non è più nel nido!
Gli amici accorsero e cominciarono a cercare tra l’erba.
All’alba, istrice gridò: – Venite, presto!
Vicino a una radice di albero trovarono i resti dell’uovo…. E in quel momento sentirono un verso delicato: – CIP CIUP, CIP CIUP!
Poco distante dalla radice, nascosto da un filo d’erba, videro un tenero uccellino. Era uscito dall’uovo durante la tempesta ed era caduto dal nido.
– Piccolo mio! – esclamò la mamma uccellino.
Elefante prese il piccolo con la proboscide e lo mise nel nido, albero lo riparò con le sue foglie, istrice gli offrì una mela, orso gli fece una carezza e uccellino lo nutrì.
Quella notte, uccellino fece un sogno. Sognò di volare sempre più in alto e via via che saliva si trasformava: sparivano le ali e il becco, le zampe si accorciavano… e, alla fine, rimase solo una letterina che brillava nella notte. Era la lettera U… come Uccellino.







I COLORI DELL'AUTUNNO